TEORIA
Rivista di filosofia
XX/2000/1
Guido Bruni
Il fantasma del presente. Note su tempo, movimento, significato a
partire da Bergson e Dilthey, pp. 59-69
Sommario
Líautore affronta il tema del riquadro (Tempo e verità) a partire
dal problema della riduzione del tempo allíistante, allíîadessoî, tipica
della tradizione filosofica a partire dalla seconda metà dellíOttocento.
Questo problema assume secondo líautore una valenza metodologica, perché
esso rimanda in definitiva alla distinzione fra due dimensioni del tempo,
líuna astratta (un ìadessoî posto fra un ìprimaî e un ìdopoî) e líaltra
concreta (che non si riesce a ricondurre completamente a quella distinzione).
Il tentativo di risolvere i problemi posti dalla concezione ìistantaneaî
del tempo è illustrato, nel seguito, tramite líanalisi delle
posizioni di alcuni fra i maggiori esponenti della tradizione filosofica
a cavallo fra Otto e Novecento. In particolare, il riferimento è
dapprima a Bergson, che tenta di superare la riduzione del tempo alla
dimensione dellíistante tramite la nozione di ìdurataî, e poi a Husserl
che cerca di superare líintima contraddizione bergsoniana dovuta alla
suddivisione della durata in momenti, comunque legata allíadesso del
tempo, tramite una definizione durativa dellíadesso.
Infine, líautore suggerisce la possibilità di rintracciare in
Dilthey una concreta alternativa metodologica al problema dellíistantaneità
del tempo , in virtù del ricorso al concetto di ìsensoî, che
costituisce líunità di misura, per così dire, della durata
soggettiva del tempo.
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