TEORIA
Rivista di filosofia
XX/2000/1
Aldo Giorgio Gargani, La
grammatica del tempo, pp. 3-29
Sommario
Líautore indaga il tema del riquadro (Tempo e verità) prendendo
le mosse da una critica al concetto di ìverità come corrispondenzaî,
per approdare a un concetto d verità intesa come ìcondizione
che estende il campo che indagaî. Il tradizionale concetto di verità
si fonda sulla convinzione metafisica che esista una realtà oggettuale
della quale si predica qualcosa, attraverso enunciati linguistici che
in qualche modo riproducono tale realtà nella sua essenza.
Il dualismo fra significato e rappresentazione, implicito in tale concetto
di verità, presuppone che líesperienza venga vissuta separatamente
dallíatto linguistico del predicare qualcosa su di essa, mentre in realtà
anche líespressione del pensiero tramite il linguaggio è una
forma di esperienza vissuta. In questo contesto, la verità si
riconnette al tempo per il tramite del linguaggio, inteso come appartenente
alla storia degli uomini, che proprio per il tramite dei loro specifici
linguaggi ricostruiscono e comunicano cose ed eventi del mondo vissuto.
La verità, allora, non rappresenta una realtà esteriore,
ma è una continua costruzione simbolica che si vale di uno strumento,
quello linguistico, tipicamente umano, e dunque comprensibile e valido
soltanto allíinterno dellíuniverso simbolico dei suoi creatori-fruitori.
Il pensiero stesso non va inteso nel tempo, ma come una immediata riflessione
sul tempo articolata in enunciati linguistici che fanno uso di una grammatica
continuamente in costruzione.
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