TEORIA
Rivista di filosofia
XX/2000/1
Sergio Givone
La questione della verità fra ermeneutica ed estetica,
pp. 29-41
Sommario
L' autore indaga il tema del riquadro (Tempo e verità) a partire
da una riflessione sui più recenti sviluppi dellíermeneutica
in Italia. I tratti caratterizzanti di tale sviluppo sono: a)
il costante riferimento a Heidegger; b) il percorso parallelo, e talvolta
intersecato, delle tre prospettive filosofiche dellíermeneutica, della
filosofia analitica e della teoria critica; c) la grande diversificazione
fra le soluzioni speculative; d) la presenza di un percorso parabolico,
che comincia e finisce con il concetto di verità, dopo una parentesi
nella quale tale concetto era stato rifiutato.
Nella parte centrale del lavoro, vengono presentate le posizioni di
Paolo Parrini (epistemologo) e di Claudio Ciancio (ermeneuta) sul tema
della centralità del concetto di verità, mostrando i punti
di convergenza e di divergenza delle due discipline filosofiche. La
questione centrale cui líautore intende rispondere è quella relativa
al tipo di verità oggetto delle due discipline, tenendo presente
che la prima fa riferimento al metodo scientifico, mentre la seconda
síispira principalmente allíarte e alla religione. Líepistemologia indaga
líessere della verità, il suo sussistere e permanere; líermeneutica
síinterroga invece sulla verità dellíessere, ossia su questioni
di senso entro le quali il concetto di verità non si lascia mai
cogliere interamente.
Il punto di contatto fra le due prospettive sta nel comune rinvio a
una "verità che non è mai". Entrambe, nell'indagare
il proprio oggetto, fanno un implicito riferimento al concetto di "negazione",
in tutti e due i casi fondativo della "verità". L'autore
afferma di conseguenza la necessità di una meontologia (ontologia
del nulla), e riconduce a tale concetto il nesso fra verità e
tempo, rintracciandone il luogo nellíestetica.
|