Il volume contiene due importanti lavori dell'antropologo e psicologo Tito Vignoli, tra i primi in Italia ad accogliere la teoria di Darwin. Dopo anni di oblio, vengono qua riproposti il Saggio di una dottrina razionale del progresso (1863) - il contributo più rappresentativo della sua giovanile riflessione filosofica - e Mito e scienza (1879), che gli diede la notorietà, tradotto in tedesco e in inglese, apprezzato da Aby Warburg, fra gli altri. Il Saggio propone una teoria del progresso che, rielaborando l'ipotesi darwiniana, cerca di coniugare il piano cosmologico e biologico con quello propriamente umano e filosofico-storico. Mito e scienza si spinge a indagare le radici psicologiche della superstizione e dell'errore, rintracciando le ragioni della nascita del pensiero scienti-fico. Due opere che ci restituiscono una figura fra le più originali della cultura italiana dell'Ottocento. L'edizione è arricchita da due approfondite introduzioni e da un'appendice bio-bibliografica.
Tito Vignoli (1824-1914), dopo gli studi universitari a Pisa si occupò soprattutto di antropologia e di psicologia comparata in chiave evoluzionistica. Autore del saggio Della legge fondamentale dell'intelligenza nel regno animale (1877) e collaboratore della «Rivista di filosofia scientifica», fu in contatto con i maggiori scienziati italiani e stranieri del tempo. Professore di antropologia e psicologia alla Reale Accademia scientifico-letteraria di Milano, dal 1893 al 1911 vi diresse anche il Museo civico di storia naturale.