libro vincitore del premio
di studi Vittorio Sainati 2009
La forma di vita umana possiede una costituzione normativa. È indubbio che norme, abiti, paradigmi, lingue e culture svolgano in essa un ruolo pervasivo. Non è facile tuttavia fissare in modo univoco la natura della vita normativa; se si cerca di definirla, infatti, ci si espone ad una folla di problemi che pesano sul pensiero filosofico, e che per di più mettono a dura prova la qualità della vita sociale.
Qual è lo status ontologico dei vincoli normativi? Cosa conferisce alle regole il potere di vincolare? Come giustificare la pluralità e la mutevolezza delle regole, e a quale autorità appellarsi per risolvere i conflitti normativi che sventrano le società?
Il libro affronta tali questioni utilizzando lo strumentario teorico habermasiano che consente di individuare la matrice delle regole dell'intesa nella struttura dell'intersoggettività linguistica. Qui si rendono disponibili le coordinate esplicative di tutti gli aspetti della vita normativa: quelli strategico-strumentali produttori di competizione, inganno e dominio, e quelli comunicativi, generatori di intesa, co-operazione e riconoscimento reciproco, senza i quali non si spiegherebbero la socialità e le istituzioni umane.
Alessandra Pandolfo ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia del Linguaggio e della Mente presso l'Università di Palermo. I suoi interessi di ricerca riguardano prevalentemente il nesso tra le dinamiche dell'intersoggettività linguistica e la costruzione degli spazi sociali con particolare riferimento alle implicazioni etiche e politiche. Vive a Palermo, dove lavora come docente di filosofia e storia nella scuola secondaria. Collabora con la Rivista Italiana di Filosofia del Linguaggio.