Ripensare la laicità non significa disconoscere il ruolo fondamentale che la separazione tra istituzioni pubbliche e fedi religiose ha avuto nella storia dell'Occidente, ma fare i conti con un contesto in cui sta mutando il rapporto tra religione e politica. Il nuovo protagonismo pubblico delle chiese e il pluralismo culturale, che caratterizzano la società contemporanea, chiedono una maggiore attenzione critica nei confronti dei modelli teorici e delle attuazioni pratiche che sono state messe in campo per legittimare lo Stato e la sua neutralità nei confronti delle convinzioni morali e religiose dei cittadini. In tale contesto, la difesa della laicità deve continuare a salvaguardare la sfera pubblica dalle ingerenze delle religioni o deve piuttosto pensare a nuove modalità che permettano un uguale rispetto verso le convinzioni secolari e le credenze religiose? Concedere un ruolo politico maggiore alle fedi non rischia però di intaccare alcuni principi irrinunciabili della modernità e di vanificare le conquiste proprie delle società secolari?
Il volume cerca di rispondere a queste domande offrendo una serie di contributi provenienti da diverse sensibilità con l'obiettivo di uscire dalla polemica che spesso circonda il tema e di aprire percorsi di ricerca attenti ai mutamenti culturali in atto.
Il volume contiene saggi di Jean Baubérot, Sergio Carletto, Alessandro Ferrara, Jean-Marc Ferry, Giovanni Filoramo, Graziano Lingua, Jean-Pierre Machelon, Maurizio Pagano, Gian Enrico Rusconi, Stefano Sicardi.