Il queer mina alla base l’acronimo LGBT, si rifiuta di diventare l’ennesimo prodotto-immagine della cultura globalizzata, di essere cooptato dal neoliberismo; sfugge, sempre differente, inassimilabile. L’anarchismo oggi è alla ricerca di nuove pratiche etiche della responsabilità, di libertà e solidarietà per negoziare rapporti imprevedibili tra individualità e socialità. All’incrocio di queste due pratiche teoriche e attiviste, l’anarchismo queer manda in crisi le opposizioni binarie come etero/omo, bianco/nero, teoria/attivismo, e le sostituisce con espressioni singolari, autonome, anti-autoritarie, in continuo divenire antagonista. Leggi l'introduzione su A-Rivista Anarchica Samuele Grassi è dottore di ricerca in Anglistica e Americanistica. Lavora come Lecturer in Italian Studies alla Monash University (Prato) e in un istituto internazionale a Firenze. Ha pubblicato sulla letteratura dell’AIDS (L’Apocalisse e la peste dei gay, Milano, 2007) e sul teatro di genere, femminista e lesbico anglo-irlandese dopo gli anni Ottanta (Looking Through Gender, Newcastle, 2011). Le sue ricerche sull’anarchismo queer non si fermano.