Catalogo iconografico della mostra al Castello Sforzesco di Milano, marzo-giugno 2015
Il presente volume vuole essere diverso dai molti che con merito l’hanno preceduto. Come precisa il suo sottotitolo, è un «catalogo iconografico», cioè vuole spiegare, opera per opera, i soggetti raffigurati e quanto con essi l’autore intendeva esprimere. Per questa ragione lascia in secondo piano i commenti stilistici e le notazioni tecniche, allo scopo di dare spazio a un’attenta analisi dei soggetti, cercando non solo di esaminarli in se stessi, ma anche in rapporto con le altre opere delle serie di cui fanno parte.
Georges Rouault è un artista solo apparentemente facile. Le sue opere, infatti, contengono spesso un messaggio non sempre decifrabile a un primo sguardo e additano comportamenti che spesso possono venire confusi con un devozionalismo banale, che scade non di rado nella retorica.
Nelle sue opere Rouault esamina senza sconti quello che egli chiama il «duro mestiere di vivere» e con la sua opera mostra il significato che potrebbe essere dato a questo «mestiere».
Schede a cura di: Paolo Bellini, Camilla Colzani, Christian Cremona, Carol Morganti, Benedetta Spadaccini
Paolo Bellini è nato a Milano nel 1938 e per lunghi anni è stato docente di Iconografia e di Storia dell’Incisione all’Università Cattolica di Milano. Nel 1972 ha pubblicato la monografia Georges Rouault uomo e artista. Suoi lavori sono anche il Manuale del conoscitore di stampe (1998) e il Dizionario della stampa d’arte (2008). Ha composto i cataloghi completi di diversi incisori antichi e moderni e sei volumi della collana The Illustrated Bartsch. Dirige dal 1991 la rivista «Grafica d’arte».