Il contributo che il libro offre alla ricerca pedagogica e artistica riferita agli ‘ambienti ibridi di apprendimento’ fa pensare ad una ‘scuola elettrica’ fondata sull’autonomia e sull’interazione degli agenti, capace di generare processi di rigenerazione individuale e sociale. Quando il corpo aumenta la sua capacità di connessione e di interconnessione grazie all’elettricità e alla rete internet, si moltiplicano le opportunità di accesso e di acquisizione di dati per quel corpo che ne fa esperienza e che, condividendo esperienza in tempo reale, produce altra realtà e altra conoscenza. L’alfabeto e Internet, l’occhio e la pelle, trovano uno spazio comune, sinestesico, nella proposta presente nel libro. Il corpo è pensato come un sistema ad alta interattività e connettività situato in un ambiente sensibile e responsivo: corpo e ambiente sono materia-informazione dalla cui reciproca interconnessione emergono flussi, dinamiche e processi che chiamiamo formazione, apprendimento, cognizione. L’apprendimento e la formazione, così come proposto dagli autori del testo, contengono cinetica e tattilità: sono il punto di convergenza tra pensiero e azione (dalla prefazione di Derrick de Kerckhove).
Orazio Carpenzano, Architetto, Professore Ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana alla Sapienza presso il Dipartimento di Architettura e Progetto. È Membro Esperto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e del Collegio Docenti del Dottorato in “Architettura, Teorie e Progetto” della Sapienza Università di Roma.
Maria D’Ambrosio, Professore Associato di Pedagogia generale e sociale all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, direttore del gruppo di ricerca ‘embodied education’ e membro del Collegio Docenti del Dottorato Humanities and Technologies. È Presidente della Commissione Arte della Associazione Dante Alighieri di Dubai, e membro del Comitato Scientifico del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica.
Lucia Latour, coreografo architetto. È direttore artistico di Altroequipe. Tra le fondatrici del Gruppo Altro/Lavoro Intercodice, poi della Compagnia di Danza Contemporanea Altroteatro.