Si possono governare gli Stati con gli stessi strumenti con cui si governano gli individui? Questo libro affronta la questione, interrogandosi sui presupposti di una possibile analogia e ricostruendo il ruolo che essa gioca nella filosofia politica moderna e nelle teorie contemporanee delle relazioni internazionali.
A rendere problematica una tale analogia non è il suo riposare su una forma di ragionamento intrinsecamente debole, perché analogica, quanto la tendenza, in essa implicita, a fare del modello storicamente determinato dello Stato sovrano un paradigma di valore universale. In un’epoca di grandi mutamenti sociali e politici, in cui le categorie ereditate dalla modernità
vacillano, la filosofia politica è chiamata a ripensare i suoi paradigmi. Questo libro vorrebbe essere un passo in questa direzione.