Polivalenze epiche raccoglie studi storico-antropologici sull'epica greca arcaica e richiama, nel titolo e nell'impostazione, il metodo di lettura dei documenti antichi elaborato da L. Gernet. Polyvalence des images è infatti l'espressione con cui il fondatore dell'antropologia storica del mondo antico si riferisce alla peculiare potenzialità delle immagini, unità minime del linguaggio mitologico, rispetto ad una lettura che ricostruisca fasi e aspetti di una 'protostoria sociale' della Grecia antica. I contributi riuniti nella prima parte affrontano la polifunzionalità dei kerykes omerici, le modalità con cui anax e basileus partecipano dei molteplici aspetti della sovranità, la polivalenza relazionale che forgia l'identità di Bellerofonte; gli studi della seconda parte ampliano l'ambito della ricerca - per entro il genere epico - agli Inni Omerici. L'introduzione e l'appendice permettono di accostarsi alla polivalenza delle immagini attraverso un'analisi diretta dei manoscritti di Gernet e attraverso un esame storico-culturale delle fasi di elaborazione di questo approccio allo studio della leggenda greca, seguendo il percorso dell'esperienza umana e intellettuale di J.-P. Vernant.