Spartirsi il cibo, condividere la stessa tavola, conversare sui sapori e sugli odori, tradurre il gusto in configurazioni visive, negoziare gli scenari più opportuni per la degustazione: sono alcuni degli assi centrali della comunicazione mediata dal cibo che questo libro di Jean-Jacques Boutaud indaga, disegnando una mappa completa delle relazioni tra pratiche discorsive e gusto.
La tavola, il gusto, i cibi, sono un’occasione continua di comunicare, di nutrire degli scambi simbolici e di coltivare legami sociali. Un’occasione in cui si concentra una profusione di segni e di codici che bisogna saper riconoscere, descrivere, nella varietà degli spettri del gusto, nella loro ricchezza e nei loro contrasti.
Il senso goloso ci invita a entrare sulla scena dei cibi, in questo teatro permanente che è la tavola, con i suoi attori, i suoi ruoli, i suoi discorsi e i suoi momenti, rari o ordinari.
Il senso goloso indaga con competenza e con profondità teorica la culturalizzazione dei sensi e il ruolo identitario dei cibi, senza rinunciare ad accompagnare il lettore lungo un percorso divertito di sapide osservazioni e di pungenti considerazioni critiche sul presente.
JEAN-JACQUES BOUTAUD (1954) è professore presso l’Università della Borgogna, dove insegna Immaginario del gusto e dei sensi e Semiotica del sensibile. Dirige il Laboratorio sull’Immagine, le Mediazioni e il Sensibile (LIMSIC). È stato uno dei fondatori della Biennale Internationale des Arts Culinaires di Digione. Ha scritto diversi libri sulla semiotica della comunicazione, tra cui Sémiotique ouverte (2007, con E. Veron) e, oltre alla monografia Le sens gourmand, ha curato diversi volumi dedicati al ruolo sociale del gusto (L'imaginaire de la table, 2004; Scènes gourmandes, 2006). L'ultimo suo volume è Un monde devenu food? (2010).