Evaporazione della democrazia ed evaporazione del padre? L’inizio del ventunesimo secolo è segnato dal sentimento di una duplice perdita, che per essere compreso sembra richiedere un ripensamento dei fondamenti dell’autorità. Accade però che la delusione per le promesse mancate della democrazia e la nostalgia del padre si traducano nella nostalgia di una fondazione “verticale” del potere e nell’attesa di nuovi leader, pastori, demagoghi e “prìncipi” del campo elettorale.
Eppure, la crisi della democrazia segnala oggi non tanto il bisogno di un padre, cioè di codici maschili e paterni che in forme più o meno evidenti e palesi non ha mai smesso di avere, quanto piuttosto il bisogno di un codice dell’accoglienza e dell’ascolto, dell’accessibilità e della differenza che genera differenza, del vulnus e del senso del limite. Se pater rimanda fin dall’etimologia al potere verticale del pastore e del signore che nutrono e proteggono, mentre mater richiama al misurare e all’ordinare che stabiliscono rapporti tra le differenze e le abbracciano, ciò di cui oggi siamo responsabili è la ricerca e l’invenzione di un equilibrio dinamico tra codice materno e codice paterno del potere.
Ugo Morelli insegna Psicologia del lavoro e delle organizzazioni all’Università di Bergamo, presiede il Comitato scientifico della Scuola per il governo del territorio e del paesaggio (STEP) presso la Trentino School of Management di Trento ed è responsabile scientifico e docente nei programmi di formazione direzionale di Formazione Lavoro, Trento. Tra i suoi saggi recenti: Mente e bellezza. Arte, creatività e innovazione (2010), Mente e paesaggio. Una teoria della vivibilità (2011); Contro l’indifferenza. Possibilità creative, conformismo, saturazione (2013).
Luca Mori è assegnista presso il Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa ed è membro del gruppo di ricerca del Laboratorio filosofico sulla complessità Ichnos (Rosignano Marittimo-Pisa) e della Scuola di formazione e studi sui conflitti Polemos (Trento). Tra i suoi saggi recenti: Il consenso (2009), Complessità e dinamiche dell’apprendimento (2011).