I testi danteschi, com’è noto, hanno ispirato artisti di ogni epoca raggiungendo esiti estetici particolarmente rilevanti – Füssli, Blake, Rossetti, Doré per citare i più noti.
Il volto stesso di Dante si è fatto protagonista di una narrazione figurativa feconda: dal ritratto di Giotto al Bargello a Firenze, a quello appartenente al ciclo degli uomini e donne illustri di Andrea del Castagno, all’olio su tela del Bronzino, è stato un proliferare di immagini dominate dal profilo o dalla vista di tre quarti, più raramente frontale, del poeta. Il suo viso, divenuto un codice grafico icastico quanto una Marilyn di Andy Warhol, è da tutti immediatamente identificato.
Le ottanta opere di grafica contemporanea e il video sul tema della memoria collettiva di Dante, raccolte in questo catalogo della mostra al Museo della Grafica, offrono una prima ricostruzione di questa fortuna iconografica.