Può accadere che osservando l’opera di un’artista ci si imbatta in un’attrazione data dall’entità materica della sua opera e, al tempo stesso, da una singolare sublimazione che trascende la sua concretezza oggettiva in modo del tutto inaspettato.
È quanto può accadere davanti a un’opera di Rosanna D’Alessandro, artista che ama porgersi in quel singolare equilibrio tra l’espressione figurativa e quella informale.
Oggi Rosanna D’Alessandro ci mostra un duplice percorso, elaborato in un tessuto connettivo nel quale si determinano, come quasi complementari, due direzioni espressive: la naturale e rigorosa definizione del segno come del colore, e una singolare ricerca materica, risolta in modo compiuto nella tridimensionalità.