Questo volume contribuisce a restituire a Francisco Umbral (1932-2007) un posto di rilievo all’interno del canone della narrativa spagnola del Novecento già a partire dai suoi esordi letterari, risalenti all’anno 1965. A causa di un approccio critico spesso sommario si è piuttosto privilegiato, soprattutto nella fase iniziale della sua produzione, l’importanza del suo lavoro giornalistico come critico del costume e rinnovatore della lingua e della prosa castigliana. Far risalire la nascita della vera stagione narrativa di Umbral al 1975 – anno della pubblicazione di Mortal y rosa, da molti riconosciuto come il suo capolavoro – equivale a ignorare il fatto che lo scrittore avesse pubblicato, prima di questo testo, ben ventitré opere, che si dividono fra raccolte di racconti, monografie biografiche, romanzi brevi, saggi di costume, memorie, romanzi propriamente detti e solo due raccolte di articoli giornalistici. Siamo in presenza, pertanto, di un decennio creativo dall’evidente e predominante vocazione narrativa: partendo da questo dato, El tiempo parado analizza quindi i lavori di Francisco Umbral che più si ascrivono alla forma del romanzo limitatamente al decennio che va dal 1965 al 1975. L’obiettivo è quello di dimostrare il ruolo e l’importanza ricoperti da Umbral nello sviluppo del moderno romanzo spagnolo e di collocarne l’opera in un contesto di più ampio respiro internazionale che rimandi alla cultura europea e statunitense dalle quali, pur nell’isolamento culturale iberico dell’ultima stagione franchista, Umbral, lettore assiduo e onnivoro, riceve e assimila più d’una sollecitazione.
Marco Ottaiano insegna Analisi del testo e Traduzione letteraria presso l’Università degli Studi di Napoli «L’Orientale» dove svolge attività di ricerca. Dirige il Corso Specialistico in Traduzione letteraria per l’editoria presso l’Instituto «Cervantes» di Napoli e collabora con l’Università «Suor Orsola Benincasa» dove insegna Lingua e traduzione spagnola. Ha tradotto e curato opere di Miguel de Cervantes, Miguel de Unamuno, Ernesto Cardenal, Rafael Reig, Carlos Dámaso Martínez e Vicente Quirante Rives, e realizzato numerosi progetti antologici dedicati al racconto contemporaneo in lingua spagnola.
È autore della monografia Madrid, romanzo urbano. Topografie letterarie nella novela spagnola contemporanea (Tullio Pironti, 2013). Ha pubblicato diversi studi sul romanzo spagnolo del Novecento, sulla teoria della traduzione e sulla narrativa e il teatro ispanoamericano. Dal 2018 dirige per l’editore Alessandro Polidoro la collana «I Selvaggi», rivolta alla letteratura di ambito ispanico.