Negli ultimi anni la presenza delle famiglie omogenitoriali nella società italiana è emersa sempre più, occupando anche spazi nella ricerca così come nel dibattito politico. Legami possibili intende restituire un quadro di questi nuclei, ricostruendo i percorsi attraverso i quali si strutturano e “fanno famiglia”, guardando in particolare alle pratiche e ai contesti quotidiani. Sono dati importanti per mettere a fuoco la continuità con altre forme familiari, insieme alle specificità della loro condizione, che in Italia manca di un riconoscimento sociale e giuridico. Il vuoto di riconoscimento ha un impatto sulla vita delle persone e si riverbera anche nelle relazioni che queste instaurano nei contesti informali e formali, in particolare con istituzioni come la scuola e i servizi sanitari. Che strumenti hanno famiglie e professioniste/i per gestire questi incontri nel rispetto delle differenze e per favorire spazi reali di inclusione, adeguati a cogliere la complessità e il dinamismo familiare nel suo dispiegarsi? Autrici e Autori appartenenti al mondo della ricerca, dei servizi, dell’attivismo politico hanno contribuito a questo volume collettaneo fornendo dati, chiavi di lettura, strumenti per chi lavora nei servizi, per le famiglie, per chi fa ricerca o, più semplicemente, per chiunque abbia un interesse a comprendere i processi che attraversano la nostra contemporaneità.
Contibuti di: Chiara Bertone, Laura Borghi, Federica de Cordova, Laura Girasole, Beatrice Gusmano, Diego Lasio, Tatiana Motterle, Maria Augusta Nicoli, Valeria Roberti, Giulia Rodeschini, Giulia Selmi, Francesco Serri, Chiara Sità.
Federica de Cordova, psicologa, è ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona. Il suo interesse di ricerca verte sulla costruzione del sé in relazione ai modelli culturali, e i processi di agency come negoziazione tra la dimensione individuale e quella collettiva.
Giulia Selmi, Ph.D. in Sociologia e Ricerca Sociale, è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona. I suoi interessi di ricerca riguardano differenze di genere, sessualità e diritti, approfondendo l’esperienza di coppie e famiglie LGBT in relazione ai contesti normativi e culturali.
Chiara Sità, pedagogista, è professoressa associata presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona. La sua ricerca affronta la relazione tra professionisti e famiglie inquadrando il sostegno alla genitorialità come pratica sociale, secondo una prospettiva ecoculturale.
Insieme hanno sviluppato le ricerche FamilyLives (www.familylives.eu) e Doing Right(s) (www.doingrights.eu) sulle forme di genitorialità non eteronormative, approfondendo la tematica dell’inclusione nei servizi.