ITA-ENGLISH text con testi di: Roberta Cecchi, Piergiorgio Castellani, Carlo Venturini, Andrea De Gioia fotografie: Antonio Bardelli e Cippi Pitschen Nel giugno del 1989, sulla parete posteriore della Chiesa di Sant’Antonio di Pisa, il grande artista newyorchese Keith Haring realizzava l’ultima opera pubblica della sua vita, il murales Tuttomondo. Il libro vuole raccontare la realizzazione di quell’opera, e rendere un simbolico omaggio a Haring e al suo murales, da molti ritenuto un testamento spirituale. Questa seconda edizione viene ulteriormente arricchita attraverso una panoramica di eventi e situazioni che raccontano come la città di Pisa vive il murales. Dalle contaminazioni artistiche agli interventi di protezione, dagli happening musicali e multimediali all’intervento di restauro, fino all’intitolazione a Haring della piazza dove si trova il murales. In June 1989, on the rear wall of the convent of the Church of Sant’Antonio in Pisa, the great New York artist Keith Haring created the last public work of his life, the mural Tuttomondo. This book recounts how the work was done as a way of honouring Haring and his mural, thought by many to be his spiritual testament. This second edition has been supplemented with an overview of events and situations illustrating the relationship that has developed between the city of Pisa and the mural. They range from artistic offshoots to safeguarding measures, musical and multimedia happenings to the restoration project, up to the re-naming of the piazza where the mural is located in Haring’s honour.