I ventotto saggi qui raccolti, usciti tra 1976 e 2022, costituiscono uno dei maggiori contributi alla conoscenza della scena letteraria lombarda e della letteratura italiana tra età barocca e primo Novecento. Felice Milani ha sempre saputo congiungere la padronanza degli strumenti bibliografici ed eruditi con un gusto sicuro per la poesia scritta nelle molte e varie lingue letterarie utilizzate in Lombardia – i dialetti di Milano e Pavia (dei quali l’autore è massimo specialista) o quello di Como, il latino o il più ovvio toscano –, e grazie anche alla piena competenza sulle lingue classiche ha potuto riservare una speciale attenzione alle traduzioni. Insieme agli scrittori di cui Milani ha curato capitali edizioni (in primo luogo Tommaso Ceva e Domenico Balestrieri) il lettore incontrerà in queste pagine una galleria di figure intellettuali grandi (Giuseppe Parini o Carlo Porta) o di seconda fila (come Francesca Manzoni o Giuseppe Pozzobonelli, Eustachio Fiocchi o Siro Carati) ma tutte di grandissimo interesse, e tutte inserite in disegni storici e critici tanto saldi quanto sostanzialmente innovativi. Di saggio in saggio la ricchezza e la varietà artistica di una società tra le più vivaci e avanzate della penisola si compongono così in un quadro articolato e felicissimo.