Che cosa sono, realmente, le aree naturali protette? Quale significato hanno assunto i parchi e le aree protette per la società contemporanea, in particolare in Europa? Quale ruolo possono svolgere nell'assicurare la sostenibilità ambientale degli sviluppi economici e territoriali e la qualità dei paesaggi in cui viviamo?
Per rispondere a domande come queste è necessario migliorare la conoscenza del mondo delle aree protette e delle sue dinamiche evolutive, cominciando col "parlare un linguaggio comune", in modo da ridurre la confusione delle definizioni normative autonomamente adottate dai singoli paesi, che ostacola i confronti e le visioni comuni. D'altra parte, l’adozione di strategie comuni, soprattutto in Europa, è sempre più necessaria per fronteggiare efficacemente le sfide poste dall’incessante aggravamento della questione ambientale, a livello locale e globale. Il problema della "classificazione" delle aree protette, recentemente rilanciato dall'Unione Mondiale della Natura, non è quindi un problema meramente tassonomico, ma un problema pregiudiziale per consentire di maturare valutazioni appropriate e politiche più efficaci.
In Europa, i parchi e le aree protette si presentano come un insieme assai vasto e diramato di aree ampiamente diversificate (dai santuari della natura, ai paesaggi agrari, ai parchi urbani inglobati nei contesti metropolitani) caratterizzato da un crescita incessante, che ha portato ormai a coprire più del 18% della superficie territoriale complessiva. Ma l'intreccio sempre più complesso dei problemi ambientali con quelli economici e sociali dei contesti territoriali richiede politiche che escano dai perimetri delle aree protette, alleandosi con le politiche del paesaggio.
Il Centro Europeo di Documentazione sulla Pianificazione dei Parchi Naturali (CED PPN, Politecnico di Torino, fondato e diretto
dal Prof. Roberto Gambino) svolge dal 1990 attività di ricerca, documentazione e dibattito in ambito internazionale sui temi
della conservazione della natura e delle politiche ambientali. La presente ricerca è stata svolta dal Centro,con la collaborazione di FEDERPARCHI e di AIDAP, e realizzata con il contributo della Regione Piemonte (Assessorato all'Ambiente).