Quanto di Petrarca viene accolto con lungimiranza, e resiste nei secoli, si configura come un'ereditą ricevuta nella forma umanistica dell'incontro con gli antichi e di un primato morale della latinitą, del quale si alimenta la moderna identitą europea.
I singoli capitoli del presente volume si preoccupano pertanto di portare alla luce, in alcune aree letterarie di particolare entitą, una diversa presenza di Petrarca, meno evidente del pił vulgato petrarchismo, ma certo destinata a rivelarsi duratura e significativa. Consapevole di quanto il poeta trecentesco sia stato considerato, in vita e per tutto il secolo successivo, in primis maestro di pensiero in ambito etico e politico, oltre che modello di stile, questa ricerca si sofferma a considerare l'incidenza del magistero petrarchesco entro la formazione intellettuale degli autori toccati (Machiavelli, Della Casa, Minturno, Tasso, Carducci e Sereni).
A Petrarca viene ricondotta l'attitudine ad intendere la tradizione come un colloquio ininterrotto con le voci familiari degli scrittori del passato, al padre degli studia humanitatis riportata un'idea di imitazione discesa da un processo metabolico di assimilazione e trasformazione del nutrimento culturale, assunto e restituito nelle nuove scritture.