Il volume rende noti i risultati di una ricerca sulla produzione poetica fiorita presso la corte di Urbino, tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, in omaggio alla duchessa Elisabetta Gonzaga. Il regesto delle raccolte analizzate, manoscritte e a stampa, comprende opere già note, come i versi di Pietro Bembo, il Tirsi di Castiglione e le rime dell'Aquilano, e sillogi liriche meno conosciute, quali, tra le altre, le prove di Panfilo Sasso, Giovanni Bruno de' Parcitadi e Bernardo Accolti, sul quale ultimo, in particolare, agì fortemente il magistero della culura umanistica di pieno Quattrocento. La lettura dei testi suggerisce la progressiva affermazione di una precisa pratica poetica e di un riconosciuto cenacolo letterario, raccolto attorno alla signora di Montefeltro. Entro l'orizzonte magmatico della lirica di corte, la realtà feltresca costituì dunque un polo significativo, in dialogo e competizione con i palazzi dell'Italia settentrionale e mediana. Alla vicenda poetica si accompagnò l'esaltazione di un ideale muliebre incardinato sul sistema delle virtù classiche, esemplato da Elisabetta e confermato dalle testimonianze iconografiche coeve. Dalla numismatica alla pittura, l'arte figurativa - nell'età di Guidubaldo - contribuì a ratificare un progetto propagandistico fondato sui criteri della misura e di una raffinatezza dissimulata, in fine sontuosamente ritratta da Castiglione nele pagine del Cortegiano.
Stefania Signorini, dopo aver conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filologia moderna presso l'Università degli Studi di Pavia, insegna Italiano e Latino nei Licei ed è titolare di un ciclo di seminari sulla Letteratura italiana del Rinascimento presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Cattolica di Milano. Per Interlinea ha curato una raccolta di scritti di Arturo Graf, Confessioni di un maestro. Scritti su cultura e insegnamento con lettere inedite (2002). Da qualche anno le sue ricerche privilegiano la leteratura del Cinquecento, con speciale riguardo alla poesia di corte. Suoi contributi sono apparsi su «Italiaque» (2003) e «Aevum» (2008). Ha allestito inoltre la Bibliografia isabelliana edita in appendice alla nuova edizione di A. Luzio-R. Renier, La coltura e le relazioni letterarie di Isabella d'Este Gonzaga, a cura di S. Albonico (Sylvestre Bonnard 2005).