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Home Le Collane MOD La modernita' letteraria (16) 9788846728012
Libro cartaceo
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Lo scriba e l'oblio

Letteratura e storia: teoria e critica delle rappresentazioni nell'epoca borghese

Autore/i: Mario Domenichelli

Collana: MOD La modernita' letteraria (16)

Pagine: 338
Formato: cm.15,5x22,5
Anno: 2011
ISBN: 9788846728012

Stato: Disponibile
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Lo scriba e l'oblio interroga il destino della letteratura, il suo incessante dialogo con le forme della realtà e con la loro evanescenza, con il tempo che essa si lascia alle spalle e con quello verso cui essa si affaccia senza poterlo afferrare; e interrogando il destino della letteratura pone domande essenziali sui modi in cui essa si fa carico della memoria, sulle varie strategie che mette in atto per dare corpo a forme di esistenza che si dissolvono, sulla sua sfida all'inevitabile oblio, e sul legame necessario che comunque essa istituisce con l'oblio. Seguendo in una solida prospettiva ermeneutica i più vari sviluppi della riflessione contemporanea, attraverso memoria e oblio Domenichelli chiama in causa altri cruciali nodi teorici, come la critica della rappresentazione e della narratività, l'interpretazione figurale, il rapporto tra costruzione dell'oggetto e costruzione del soggetto, il senso della fine, il conflitto tra modelli culturali, i caratteri del romanzo storico, le attuali prospettive della forma romanzesca. In un serrato dialogo con tanti testi capitali (Nietzsche e Benjamin, Dickens e Manzoni, Collodi e Conrad, Eliot e Virginia Woolf, Lukács e Foucault, Auerbach e Geertz, Gramsci e Said), Lo scriba e l'oblio è un libro "totale" sulla letteratura, sulla sua condizione attuale, su possibilità e compiti che le toccano ancora oggi: quando per tanti versi il suo spazio sembra sempre più ridotto e marginale, nel rapporto con essa pervicacemente persiste l'attesa di un compimento, di una redenzione che può soltanto darsi in un tempo ulteriore, come speranza d'avvenire. (Giulio Ferroni)


Mario Domenichelli insegna Letterature comparate presso l'Università di Firenze. Ha anche insegnato letteratura inglese, italiana, americana, semantica, presso le università di Urbino, Bologna, Pisa, Mogadiscio, Middlebury College (VT-USA). Fra i suoi lavori: Wyatt, il liuto infranto (1975); Narciso al buio (su Conrad, 1979); La morte del sole (su William Golding, 1979); Il mito di Issione: Lowry, Joyce e l'ironia modernista (1982); Il limite dell'ombra: le figure della soglia nel teatro inglese fra Cinque e Seicento (1994); Cavaliere e gentiluomo. Saggio sulla cultura aristocratica europea. 1513-1915 (2002); Dizionario dei temi letterari (con R. Ceserani e P. Fasano, 2007). Ha tradotto autori inglesi (Pope, J. Swift, J. Arbuthnot, J. Gay, T. Parnell, R. Harley, Le memorie di Martino Scriblero (prima traduzione italiana di Memoirs of Martinus Scriblerus (1982); Galsworthy, Un cavaliere, 1995, Il primo e l'ultimo, 1996; Dickens, Storia tra due città, 2000; Conrad, Il duello, 2004), ha curato numeri di riviste (Il petrarchismo inglese, «In forma di parole», 2004; Gli anni della crisi: teoria letteraria e prassi critica in Europa tra Novecento e inizio del terzo millennio, «Moderna» (2005), Auerbach, «Moderna» (2009).