A coronamento del convegno che si è tenuto all'università della Calabria a vent'anni dalla scomparsa di Gianfranco Contini (1912-1990), questo libro intende ricordare il talento, la passione e l'operosità del grande studioso, che nel suo celebrato magistero riuscì a conciliare felicemente competenze eminenti di filologo e critico letterario, ottenendo risultati memorabili sia come editore e commentatore dei poeti del Duecento, di Dante e di Petrarca, sia come interprete acutissimo e precoce dei maggiori scrittori del Novecento, da Ungaretti a Montale, a Gadda, senza trascurare i saggisti, da Croce a Longhi, a Debenedetti. Interrogarsi oggi su Contini, che con la sua indiscussa autorità contribuì in maniera decisiva all'avvento della grande stagione della critica e ha assistito solo all'inizio del suo declino, significa anche tornare a porre sul tappeto la questione del ruolo degli studi letterari nel nostro sistema formativo e nella cultura contemporanea. Con testi di Stefano Agosti, Roberto Antonelli, Ottavio Besomi, Luigi Blasucci, Claudio Ciociola, Anna Dolfi, Luciano Formisano, Giorgetto Giorgi, Guido Lucchini, Clelia Martignoni, Maria Luisa Meneghetti, Nicola Merola, Angelo R. Pupino, Cesare Segre.