Volente o nolente, anche la scuola deve fare i conti con la rivoluzione digitale, che sta modificando sensibilmente l’immaginario e l’esperienza del mondo. Il fenomeno è di tale portata sul piano antropologico e culturale, che non è più pensabile continuare a proporre la letteratura con le stesse modalità sperimentate con successo prima dell’avvento del web, dei social network, dei motori di ricerca.
Peraltro, il varo di un piano strategico nazionale finalizzato al lancio di una scuola 2.0 ha determinato una serie di innovazioni a catena: l’editoria di settore ha creato delle vere e proprie piattaforme digitali, molti edifici scolastici si sono dotati di aule attrezzate e collegamenti wireless, apparecchiature e dispositivi tecnologici ad alta prestanza, dalle Lim ai tablet, stanno entrando nelle aule, con un impatto inevitabile sulla pratica didattica.
Si tratta di trovare, come sempre, il giusto punto di equilibrio fra la fanatica idolatria di questi mezzi e la loro aprioristica demonizzazione. In questo volume il lettore troverà molte informazioni sui sussidi didattici disponibili, numerosi spunti metodologici e diversi esempi pratici di utilizzo di materiali online e di programmi ad hoc: un contributo, insomma, ragionato e insieme concreto, per accostarsi consapevolmente alla scuola digitale di domani come a una pacifica risorsa.
Alcune di queste applicazioni didattiche riguardano proposte di lavoro interdisciplinare tra Letteratura e Geografia. L’affermarsi nell’area delle scienze umane di quello che è stato definito lo spatial turn apre infatti, anche in questo campo, tutto un ventaglio di incroci interessanti, come quello di sfruttare l’estrema versatilità delle opere letterarie per veicolare – insieme ad altro, s’intende – nozioni e competenze di area geografica.