Scrittore poco noto al grande pubblico, ma stimato da alcuni tra i più celebri artisti e intellettuali della sua epoca, Aldo Buzzi (Como 1910 – Milano 2009) lavorò nel cinema come aiuto-regista di Alberto Lattuada, Luigi Comencini e Federico Fellini, e poi nell’editoria come caporedattore presso Rizzoli. La prima parte della monografia ricostruisce i momenti più significativi della sua vita, mettendo in luce i rapporti di collaborazione e amicizia con Piero Chiara, Ennio Flaiano, Lucio Mastronardi, Giuseppe Mazzaglia, Velso Mucci, Bruno Munari, Federico Patellani, Giuseppe Pontiggia, Leonardo Sinisgalli, Mario Soldati, Saul Steinberg e Giambattista Vicari. La seconda si concentra sulle scelte editoriali e morfologiche con cui Buzzi, cresciuto al tempo della prosa d’arte, cercò di imprimere forma e coerenza ai suoi libri. La terza, infine, offre una mappatura degli interessi enogastronomici dell’autore. La cultura del cibo (intesa in senso largo: dalla cucina stellata all’uovo al tegamino) permetteva a Buzzi di stabilire collegamenti originali tra persone e cose agli antipodi, in nome di una ricomposizione ai fornelli delle tensioni della vita associata.
Luca Gallarini (Milano, 1982) è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano, dove collabora con i dipartimenti di Studi letterari, filologici e linguistici e Scienze della Mediazione linguistica e Studi interculturali. Si è occupato di autori lombardi otto-novecenteschi (Giuseppe Rovani, Carlo Dossi, Carlo Emilio Gadda, Giuseppe Eugenio Luraghi, Giovanni Testori), romanzi noir e thriller (Giorgio Scerbanenco, Donato Carrisi), fumetti e generi ibridi (Zerocalcare, Librigame). Suoi articoli sono apparsi su «Acme», «Otto/Novecento», «La modernità letteraria», «Testo a fronte», «Tirature».