Questo volume, che è il seguito ideale di Un allievo della rivoluzione (2003), con cui si è tentato di restituire Foscolo al suo tempo e di leggerne l’opera in rapporto agli eventi storici che lo videro spettatore e, spesso, protagonista, intende presentare il secondo tempo della scrittura foscoliana, quella che, dai Sepolcri alle Grazie, matura quando l’affermarsi dell’autoritarismo napoleonico riduce inesorabilmente gli spazi dell’azione politica. Se Foscolo non rinuncia ad agire come scrittore in una prospettiva politica, questa «nuova poetica» assume i contorni più ampi di una riflessione di altissimo livello sull’uomo, sulle leggi che regolano il vivere associato e sul ruolo che le lettere hanno nella conservazione del legame sociale.
Christian Del Vento insegna Letteratura Italiana alla Sorbonne Nouvelle (Parigi) e svolge attività di ricerca in seno all’ITEM, dove anima il gruppo di lavoro «Manuscrits italiens». Le sue ricerche, cui ha dedicato numerosi contributi in rivista e in volume, vertono sulla letteratura italiana (Dante, Alfieri, Foscolo e la cultura letteraria dall’Illuminismo al Novecento), sulle biblioteche di scrittori e sulla tradizione autografa d’autore.