Se tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, per dire quali siano in italiano i valori espressivi del verbo fare occorre attraversare un mare di attestazioni e di usi anche apparentemente eguali ma in realtà diversi e spesso ambigui: fare il giornalista corrisponde a fare il principe di Homburg? E far crollare le Twin Towers è come fare la guerra? Elementare preludio alla proposta di nuove idee sulla natura del linguaggio e illustrazione di problemi che, pur presenti in forme quotidiane dell’espressione, sono esotici alla coscienza dei parlanti, questo libro contiene una serrata analisi delle funzioni sintattiche, cioè armoniche e compositive, che determinano significati e significanti.