L’ opera di Eugenio Montale è ormai entrata nel canone della grande poesia italiana, esprimendo in pieno passioni, conflitti e aporie del secolo tumultuoso appena trascorso. E tuttavia, canonizzare non vuol dire museificare: come ogni capolavoro, anch’essa è costruita sulla base di regole e principi che possono essere indagati e descritti. Il volume di Francesca Ippoliti si concentra sulla metrica delle prime raccolte montaliane, Ossi di seppia, Occasioni e La bufera, e la analizza nei suoi diversi aspetti: nella prima sezione la versificazione, la strofa e le rime, nella seconda la sintassi. Lo stile di Montale – la sua natura, le sue caratteristiche peculiari, il suo sviluppo – viene scandagliato attraverso il metodo statistico e individuato nelle sue direttrici fondamentali: rivelandosi come il volo della colomba kantiana, che appunto dalla resistenza dell’aria trae la forza per librarsi più in alto. In appendice è presente il regesto completo dei versi di ogni raccolta, suddivisi per moduli e gruppi ritmici.