Vengono qui riproposti in un unico volume – e introdotti da un saggio del curatore – i due testi con i quali Antonio Russi elaborò un'estetica della memoria: L'Arte e le arti e Poesia e realtà.
Per pensare insieme l'unità dell'arte e la distinzione delle arti e risolvere altri problemi cruciali dell’estetica, il primo saggio propone una concezione dell'arte diversa non solo da quella, antica, dell'imitazione, ma anche da quella, moderna (crociana), dell'espressione. L'arte è invece memoria, come ha intravisto Bergson, ma, più precisamente, memoria pura, profondamente diversa dalla memoria pratica dell'ordinaria esperienza sensibile.
Nel secondo saggio la poesia e la poetica di Leopardi offrono lo spunto per sviluppare questa estetica della memoria, che si conferma in grado di risolvere i problemi lasciati aperti da Croce, ma anche da Dewey.