Una donna e un decennio, quello che va dagli anni del Fascismo all’immediato dopoguerra. Una donna e la sua comunità fatta di pastori, patriarchi e altre donne, che lavorano nei campi e intorno alle bestie come gli uomini, o al posto degli uomini. La battaglia quotidiana per la sopravvivenza si svolge nell’universo magico e primitivo dell’Appennino Tosco-Emiliano. Sul palcoscenico della natura si alternano il partigiano Cartuccia, nonno Giuseppe, saltimbanchi e carabinieri in licenza. Un affresco che è anche un racconto di sentimenti e allo stesso tempo una testimonianza, dolce e struggente, di un periodo storico ormai lontano.