È il racconto della formazione di Marco, il protagonista-narratore che avrebbe tutte le doti necessarie per riuscire nella vita, ma si sente inferiore perché sa che a lui manca quello che dovrebbe essere fondamentale: un sistema di valori. Per questo ha un atteggiamento ambivalente di disprezzo-ammirazione per il padre e per il nonno paterno, che invece un sistema di valori lo hanno: il padre è un ex partigiano, comunista convinto; il nonno è stato fascista della prima ora ed è tuttora fascista.
Giovane bello e brillante nelle donne cercherà quel sistema di valori che a lui manca.
Dietro la vicenda di un uomo e di una famiglia c’è la storia dell’Italia dalla prima guerra mondiale ai giorni nostri, rappresentata prima attraverso i flash back della madre, del nonno e del padre di Marco, poi attraverso il racconto dell’esperienza dello stesso Marco, il quale partecipa al movimento del Sessantotto e sperimenta il passaggio dalla vecchia società a una società più aperta ma anche più disgregata.
Franco Petroni è nato a Lucca. È stato direttore di “Nuovo Impegno”, una delle riviste che hanno preparato il ’68. Dagli anni Settanta ha pubblicato racconti su Nuovi argomenti, Paragone Letteratura, Il Ponte, L’immaginazione e Erba d’Arno. Nel 1994 è uscito il suo primo romanzo sul Sessantotto Per misura d’igiene, a questo ha fatto seguito nel 1998 Il gladiatore che ha vinto il Premio Pisa e nel 2015 è uscito La colpa della vergogna. È autore di libri su Svevo, Tozzi e sull’avanguardia espressionista del primo Novecento. Vive a Pisa. Ha insegnato letteratura italiana moderna e contemporanea nell’Università di Perugia.