Schivo, modesto, ironico anche verso se stesso, rigido nei principi e tagliente nei giudizi eppur generoso e capace di atteggiamenti scherzosi, Renato Dionisi – «giuliano di nascita, trentino di famiglia, milanese d’adozione» come amava definirsi – ha lasciato ad amici ed allievi, e non solo, una forte testimonianza musicale e un insegnamento prezioso, ancor oggi punto di riferimento sicuro.
A contatto e a confronto con alcuni dei più importanti musicisti del ’900, da Ghedini e Dallapiccola a Donatoni e tanti altri, Dionisi ha attraversato tutte le maggiori esperienze del suo tempo, che ha saputo leggere con curiosità e apertura, sia pur non aderendovi necessariamente: ha sempre saputo infatti capire e apprezzare il nuovo e le sue prospettive, grazie alla capacità di avere ben salda la ‘bussola’ musicale, anche in ambiti non dotti, dal jazz alla musica concreta ai cantautori italiani (da lui per primo, ad esempio, si udirono ai tempi apprezzamenti sui Beatles).
Dopo un periodo di ricerca orientato verso il neomodalismo e le esperienze francesi, da Ravel a Honegger, Dionisi ha adottato decisamente il metodo dodecafonico seriale, subito e poi sempre più filtrato senza dogmatismi attraverso le maglie larghe di una sensibilità vocalistica mai immemore della lezione contrappuntistica di scuola ‘romana’: da qui il suo stile discorsivo, timbricamente frastagliato, una ‘prosa musicale’ sciolta in un clima espressivo sempre intimo e contenuto, la cui metrica poggia su una sorta di ‘tempo primo’ di antica ascendenza gregoriana.
Esclusi il teatro e quasi del tutto la grande orchestra, gli interessi compositivi di Dionisi hanno privilegiato sempre il repertorio da camera, quello corale (anche nella veste ‘popolare’) ed altresì quello per l’infanzia, cui ha dedicato pagine molto interessanti. In tale ottica si pone anche la sua inarrivabile attività didattica, che gli ha consentito di trasmettere i vari ‘segreti’ del mestiere a più generazioni di musicisti, con metodo maieutico, senza mai forzare le propensioni stilistiche di ciascuno: anche in ciò uno straordinario esempio musicale ed umano.