Carlotta Ferrari nacque a Lodi nel 1831 e morì a Bologna nel 1907. Allieva dell’allora Imperial Regio Conservatorio di Milano dal 1844 al 1850, si affermò subito come compositrice e letterata, seppur tra le difficoltà create dall’esser donna; visse tra gli elogi – venne definita “la Bellini in gonnella” o “eroina del Risorgimento” – e le stroncature della critica coeva, con lo scopo di affermare la sua vocazione artistica.
Firmò le romanze di esordio, edite da Ricordi, e le sue opere successive come Carlotta Ferrari finché tra il 1865-67, a partire dalle edizioni Blanchi, aggiunse al nome il suo luogo di nascita e per tutti divenne Carlotta Ferrari da Lodi.
Il focus della ricerca di Daniela Bedogné è la Messa di Requie, eseguita a Torino il 28 luglio 1868: la storia della composizione (vincitrice del Concorso per le onoranze a Carlo Alberto di Savoia) si intreccia con quella della musica sacra del tempo, un tempo che escludeva ancora dalle grandi cattedrali italiane le voci e i cori femminili.
Daniela Bedogné, milanese, è diplomata in pianoforte e laureata in musicologia al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Sempre interessata alla didattica vocale e strumentale, ha conseguito il diploma speciale di musica corale all’Istituto “Zoltan Kodàly” di Ketckemet in Ungheria, partecipato ai corsi della Società Italiana per l’Educazione Musicale e al progetto MUSE (Musica nella scuola elementare). Ha collaborato al CDrom «Musiche del Novecento italiano. Decennio 1939-1949» a cura della Società Italiana di Musicologia e pubblicato articoli sul periodico «L’Offerta Musicale». Attualmente insegna musica nella scuola media.