La ricerca e lo studio di fonti musicali inedite e di documenti d’archivio ha consentito agli autori di far luce sulla storia musicale e sociale della città di Piacenza nel corso dell’Ottocento e di recuperare spartiti inediti conservati principalmente nella biblioteca del Conservatorio “Giuseppe
Nicolini”, in alcuni casi già oggetto di moderna esecuzione, in altri in attesa di essere valorizzati. Il recupero e l’edizione di alcuni unica del parmigiano Luigi Savi conduce nell’area poco visibile della musica da camera nell’epoca di trionfo dell’opera lirica, mentre la catalogazione del fondo della musica per banda fa conoscere il repertorio circolante nelle piazze piacentine e restituisce nomi di musicisti e direttori dimenticati. La catalogazione del fondo di musiche manoscritte della famiglia Salvatico, evidenzia il ruolo che la piccola aristocrazia piacentina ha avuto nella promozione della cultura musicale sia in ambito familiare e privato sia all’interno di accademie e organismi associativi del territorio. Attraverso l’indagine della biografia e della produzione del compositore e direttore Primo Bandini (1857-1929), è riportata alla luce la storia e l’affermazione del Conservatorio di via Santa Franca negli anni tra Ottocento e primo Novecento: luogo di formazione di musicisti che si aprì all’attività educativa cittadina anche attraverso la pratica corale serale, i saggi, i concerti pubblici. L’intensa partecipazione a ricorrenze e feste civiche, il rinnovo di regolamenti e programmi fecero acquisire al “Nicolini” grande prestigio, come documenta la preziosa e imponente testimonianza ritrovata attraverso lo spoglio delle recensioni e degli avvisi dei periodici storici locali.