Una figlia abbandona un padre che l’ha cresciuta e amata; un padre abbandona una figlia che ha cercato di farsi amare.
In questo racconto, Froni, figlia di un noto psichiatra, decide di sparire. Il padre riesce a rintracciarla tra le pieghe del web e la sua storia s’intreccia con quella di Colette, nel controluce di una società borghese, dove tutto è possibile, anche fuggire, vestirsi da mistress o iniettarsi acidi per cercare la morte.
Con avvincente leggerezza del narrare, l’autore indaga il difficile rapporto tra padri e figlie, soffermandosi sull’incapacità di comprendere e di comprendersi. Lo fa da padre e in più da psichiatra, rimettendosi in discussione anche con lo strumento dell’analisi.
Una via a quanti vivono questa delicatissima esperienza emerge da questa storia.
Guido Burbatti, (Ivrea 1945), psichiatra e medico, è stato tra i fondatori del Centro per lo studio e la terapia della famiglia, presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, primo Centro pubblico italiano di terapia familiare che, nel corso della sua direzione, ha trattato un migliaio di casi. Fondatore nel 1998 del Centro di ricerca Gregory Bateson sulla comunicazione e le relazioni umane, è stato attore del dibattito teorico e della pratica di cura nel settore delle patologie alimentari e adolescenziali.
Ha diretto la collana Epistemologia clinica sistemica (Città Studi, Milano). Tra le sue pubblicazioni: The Milan approach to family therapy, (Aronson, 1988, con Laura Formenti), S.OS. Anoressia (Mondadori 1997), Il pianeta degli adolescenti (Mondadori 1998), In guerra col cibo (Mondadori 1999), con Ivana Castoldi.