Le lettere di Marco

Pur trattandosi di un lavoro di invenzione, questo racconto ha il valore di un documento e di una testimonianza storica, perché ricostruisce con sapiente maestria un momento particolarmente tragico della nostra storia recente, rendendolo ancor più vicino alla sensibilità di chi legge, attraverso il meccanismo della focalizzazione interna.
Il processo empatico che ne scaturisce porta il lettore a comprendere e condividere pienamente la citazione iniziale di Roland Dargelès: Odio la guerra ma amo coloro che sono costretti a farla.

Bruno Longanesi è nato a Bagnacavallo (Ravenna) nel 1928 ed è cugino del noto scrittore ed editore Leo Longanesi. Trasferitosi dalla Romagna a Milano per ragioni di lavoro, risiede da molti anni a S. Giuliano Milanese.
Tra le sue molteplici passioni, ha svolto un’intensa attività alpinistica di alta montagna (Monte Bianco, Monte Rosa), scrivendo numerosi racconti in prima persona sulle sue scalate, con i quali si è aggiudicato numerosi premi letterari.
Tra le sue pubblicazioni, ripetutamente premiate in concorsi nazionali ed internazionali, ricordiamo le raccolta di racconti Quando il Senio mormorava (1995) e Nostalgia del racconto (2012), i romanzi Il miraggio (2009, prescelto per rappresentare le case editrici italiane alla Frankfurter Buchmesse, la prestigiosa Fiera Internazionale del Libro) e Amore nella bufera (2013) e, più recentemente, Cent’anni dopo (2015), in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, Le stelle nella stanza (2016) e Mio cugino Leopoldo (2016).