Maria Grazia Bajoni costruisce, con questi bei racconti, due personaggi le cui storie emergono da un tessuto di ricordi e riflessioni che, per ognuno di loro, prendono l’avvio da un incontro inaspettato. Questa infatti è l’occasione che spinge i due protagonisti ad acquisire coscienza del proprio vissuto.
Il racconto Socrate ha ragione affronta, con leggerezza e sapienza, gli eterni dilemmi umani sul senso della vita, sul mistero della morte e sull’esistenza di Dio, regalandoci un personaggio che ritrova una parte insospettata della propria identità proprio nel momento in cui la vita sembra, per lui, non avere più sorprese.
Ne Un altro uomo l’autrice dipinge il ritratto di una donna matura che racchiude nella sua anima i ricordi di una vita caratterizzata da una solitudine cercata e temuta, un’esistenza segnata dalla malattia e continuamente attraversata da un senso di angoscia e di morte […].
Due racconti [...] che meritano di essere letti e riletti, perché rivelano ad ogni nuova lettura, la capacità dell’autrice di penetrare, con una scrittura bella e coinvolgente, nelle profondità dell’animo umano.
Donatella Piccini
Maria Grazia Bajoni ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia romana presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales a Parigi. Ha insegnato lingua latina nella Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica di Milano dove, attualmente, è Cultore della materia presso la cattedra di Letteratura Latina Medievale. Ha pubblicato articoli di filologia classica in riviste specializzate del settore in Italia e all’estero e il saggio Les grammairiens lascifs. La grammaire à la fin de l’Empire romain (Paris, 2008).
Della sua produzione letteraria si segnalano il racconto epistolare Una virtù difficile (Firenze, 2011), diversi racconti pubblicati nella nostra collana, fra i quali Il pane bianco (Pisa, 2007) e il monologo teatrale Tadmor (Pisa, 2016). Ha adattato per i bambini la Storia vera di Luciano di Samosata con il titolo La bugia vera di Luciano (Sestri Levante, 2014). Ha vinto numerosi premi letterari nazionali e internazionali tra cui il Premio Andersen-Baia delle Favole 2016 per la miglior fiaba in lingua straniera.