Maria Stella si fermò un po’ incerta alla base della scalinata; quella chiesa l’aveva adocchiata varie volte, le restava sulla strada per prendere il filobus al ritorno dal lavoro; aveva una facciata rigogliosa di nicchie e sporgenze, con statue, festoni e altri ornamenti, che, specie viste dal basso, ne accentuavano l’imponenza. L’insieme però, come spesso succede ai monumenti barocchi di Roma, non suggeriva severità e nemmeno invitava
al raccoglimento; casomai suggeriva una qualche forma di fiducioso o addirittura festoso abbandono. «Quante chiese ci saranno in questa città?» pensò.