Di te solo l’effige ormai
e l’eco dei tuoi piccoli passi
dentro il gran cerchio d’ombra
della memoria
a sera.
Malinconiche nebbie i miei ricordi
ai lividi crepuscoli d’ogn’alba,
quando l’acqua rinnovo
al votivo tuo fiore.
Senza preghiera
o madre
il mio saluto
ma tenero il rimpianto
che in repressi singulti m’accompagna.