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Home Le Collane fuori collana 9788846744494
Libro cartaceo
€ 20,00 € 16,00
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Di canto in canto

e altre poesie

Autore/i: Giovanni Finzi-Contini

Collana: fuori collana

Pagine: 272
Formato: cm.14x21
Anno: 2016
ISBN: 9788846744494

Stato: Disponibile
  • Descrizione

Le poesie di Giovanni Finzi-Contini parlano della grande tragedia della guerra e dello sfollamento, oppure, molto spesso, del quotidiano. Ma l’A. non fa la scelta del diario lirico, anzi semmai la sua è una vera e propria “epica del quotidiano”.
Brian Moloney scrive nella prefazione di 55 canti d’amore: “Notevole è la diversità delle forme … notevole anche la diversità di tono – dall’umorismo all’ironia, dalla tenerezza al profondo dolore di uno che è sopravvissuto all’Olocausto e pensa con dolore a coloro che ne furono vittime. Voce unica nel campo della poesia italiana contemporanea, quella di Finzi-Contini: per descriverlo si potrebbero adattare i famosi versi del Petrarca: Di pensier in pensier, di poesia in poesia, lo guida amor”.
Questo è il tratto unificante: tutte le sue poesie sono scritte con intelletto d’amore: amore per la moglie e per le tre figlie, per la natura, per la vita e per gli infiniti “prossimi” via via incontrati. Questo nuovo libro di poesie, che in maniera palese si richiama fin dal titolo ai versi petrarcheschi, ci restituisce intera la figura di Giovanni: pensiero e amore – senza mai tralasciare il ricordo – sono gli architravi portanti della sua produzione poetica. E lo sono stati della sua vita.



Giovanni Finzi-Contini (Bologna 1932 – Pisa 2011) è stato docente di Geofisica, Fisica Terrestre, Geofisica Applicata e Telerilevamento delle Risorse Ambientali presso le Università di Bari, Siena, Palermo e Firenze tenendo corsi anche in varie università straniere e ha pubblicato numerosi saggi scientifici.
La sua ampia produzione letteraria si nutre sia della cultura scientifica della professione che di una solida cultura classica e umanistica, nonché del secolare sapere ebraico.
Ispirati al periodo della guerra e della persecuzione razziale sono il poemetto Atessa 1943 (1° ed. 1982 e 2° ed. 1987); traduzione in inglese Tattared Freedom (1994) e i romanzi Cara cugina (2002) e Quell’autunno dei piccoli fiumi (2014). Sempre ambientato durante il periodo bellico, ma che in verità si distende attraverso la storia di sette generazioni, è Il più lungo viaggio di A.M. (1990); traduzione inglese AM’s Longest Journey (2002), mentre un altro romanzo Mai pi come prima, Sarajevo (2000), presenta, sotto forma di un epico diario di viaggio di genitori che inseguono i figli, un’Europa percorsa nei secoli da genti sempre diverse.
Per Giovanni Finzi-Contini la poesia è stata espressione privilegiata ed elettiva, come testimoniato dalle numerose pubblicazioni in riviste, partecipazioni a premi letterari e a seminari, ma soprattutto dalla pubblicazione di Itinerari e di 55 canti d’amore, rispettivamente del 1986 e del 1997, che si aggiungono al poemetto Atessa 1943 ed ai canti che costellano Mai più come prima, Sarajevo.
Alcune poesie sono state tradotte in russo nel 2007.