È ormai fuor di dubbio che la religione sia tornata a svolgere un ruolo centrale nella sfera pubblica occidentale. Ciò obbliga a una rinnovata riflessione sulle possibilità di modificare gli attuali sistemi politici in modo da garantire un’effettiva inclusione degli individui appartenenti ai gruppi religiosi minoritari. Lo scopo principale del libro è mettere in luce le difficoltà di assicurare tale inclusione attraverso il ricorso ai concetti classici di secolarismo e di laicità, sottolineando piuttosto la necessità di elaborare nuove soluzioni teorico-politiche, fra le quali quella che muove dall’idea del pluralismo giuridico. Di quest’ultima proposta, oltre alle implicazioni teoriche, vengono presentati alcuni casi concreti, con particolare attenzione all’esperienza inglese.
Marco Stefano Birtolo (Cisternino, 1984) ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Relazioni e processi interculturali presso l’Università del Molise. Nella stessa Università collabora come cultore della materia alle attività di didattica e di ricerca della cattedra di Filosofia politica e di quella di Diritti umani e globalizzazione. È autore di alcuni saggi, fra cui Le Dichiarazioni dei diritti umani tra natura e cultura (in «Teoria» 2014/2).