Il lavoro si sviluppa partendo dalla visione dell'ingegneria del Duca Federico, mettendo in evidenza l'ambiente che si era costituito alla Corte di Urbino dove erano stati chiamati gli "ingeniarii" pił stimati e gli intellettuali pił lucidi. Parte proprio da questo contesto per svelare la vera natura e la funzione originale del fregio del Palazzo Ducale di Urbino, non tanto come ostentazione di potenza militare ma come trionfo dell'ingegno umano. Si vede come a dar corpo a questa tesi sia l'inedita corrispondenza fra ventisei formelle del fregio e altrettanti disegni del codice Marciano. Si commentano i temi predominanti delle formelle e si fanno alcune ipotesi sull'intera opera, sottolineando infine l'importanza che questa opera ha avuto nella evoluzione della visione dell'ingegneria e del ruolo dell'ingegnere nella societą.