Tra le immagini di Cristo che maggiormente affascinarono il Medioevo, il Volto Santo di Lucca ebbe un ruolo del tutto particolare. Considerato in prima istanza una icona miracolosa non fatta da mano umana, il crocifisso assunse poi una dimensione ‘civica’, assurgendo a simbolo della città e a garante della sua libertas, fino a divenire un’immagine di respiro internazionale. L’eccezionale numero di copie del Volto Santo prodotte tra il XIV e il XV secolo, varie per tecnica, significato e qualità artistiche espresse, offre una misura molto efficace del ruolo che il crocifisso ebbe nel panorama devozionale europeo del tardo Medioevo. Il libro segue la vicenda della diffusione dell’immagine del Volto Santo secondo un percorso circolare, a partire delle prime testimonianze lucchesi, seguendo poi i diversi canali di diffusione europei, fino a tornare a Lucca per osservare gli sviluppi cinquecenteschi culminati negli affreschi di Amico Aspertini nella Basilica di San Frediano e della Villa Buonvisi a Monte San Quirico.