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Home Le Collane Mostre alla Chiesa della Spina (2) 9788846749833
Libro cartaceo
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As light through fog

Architectural Memory Pierced by Art

Autore/i: Richard Nonas
A cura di: Laura Mattioli

Collana: Mostre alla Chiesa della Spina (2)

Pagine: 1
Formato: cm.15x21 chiuso, 45x63 aperto
Anno: 2017
ISBN: 9788846749833

Stato: Disponibile
  • Descrizione
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Installazione alla Chiesa della Spina di Pisa, 14 luglio - 15 ottobre 2017



La installazione site specific è costituita da 14 parallelepipedi uguali in ferro pieno, che misurano cm 15 x 30 x 60 ciascuno. Sono collocati a circa 80 cm uno dall’altro in modo da disegnare una linea diagonale di circa 14 metri che taglia lo spazio della navata della chiesa da sinistra a destra rispetto alla facciata.
I singoli blocchi di metallo non hanno nessuna particolare bellezza in sé, nessun particolare pregio artistico o estetico. Essi sono semplicemente uno strumento che l’artista utilizza per tracciare una linea tridimensionale nello spazio architettonico.
Questa linea viene ad interferire con le altre preesistenti nel luogo: quella del fiume, nascosta allo sguardo ma determinante la posizione e l’orientamento dell’edificio gotico; quelle che costituiscono il perimetro della chiesa e quelle oblique che si vanno ad incontrare tra la navata e i gradini dell’abside.
La linea disegnata da Nonas in questo contesto sottolinea in modo drammatico e dinamico la mancanza di rassicuranti linee ortogonali nell’insieme della composizione e al tempo stesso la forza del suo precario equilibrio. Essa è anche una delle infinite linee possibili dentro questo spazio, che si rivela dunque come vuoto – e interpretabile all’infinito – proprio perché ha perso non solo i suoi arredi, ma soprattutto la sua funzione originaria: è diventato un luogo dell’assenza in senso umano e antropologico, dove le tracce della storia si perdono nella nebbia del tempo e non sono più chiaramente visibili né alla vista né alla memoria, ma hanno connotati sfumati, ambigui, interpretabili.


 


This site-specific installation developed by Richard Nonas for the church of Santa Maria della Spina in Pisa is made up of 14 iron parallelepipeds, each measuring 15 x 30 x 60 cm. They are spaced 80 cm from one another and form a diagonal line approximately 14 meters long that cuts across the space of the building from left to right.
The single blocks of metal are not of particular beauty in and of themselves, nor do they have any particular artistic or aesthetic value for which they could be individually admired and regarded as works of art. They are simply instruments that the artist uses to trace a three-dimensional line in the architectural space.
This line clashes with the pre-existing ones of this place: the line of the river, hidden from view, but crucial to the position and orientation of the gothic building; the oblique lines that form the perimeter of the church and that come together to cross at the meeting point of the nave and the steps of the apse, at an angle that is, unexpectedly, not a right angle.
In this context, the line designed by Nonas dramatically emphasizes the simultaneous lack of reassuring orthogonal lines in the entirety of the composition, as well as the force of its precarious equilibrium.
It is also one of the infinite lines possible within this space, which thus reveals itself as empty – and infinitely open to interpretation – as it has lost not only its furnishings, but its original function, more than anything; it has become a place of absence in the human and anthropological sense, where the traces left by history lose themselves in the fog of time and are no longer visible to the eyes or to memory, but have blurred, ambiguous, and indecipherable features.