Ciascuno dei contributi qui raccolti presenta novità figurative o documentarie su alcuni aspetti del disegno nell’Ottocento, concrete testimonianze circa il modus operandi di singole personalità non ancora pienamente indagate, oppure casi emblematici sull’utilizzo del mezzo grafico quale prezioso tramite di lettura filologica e documentazione di emergenze culturali e della loro circolazione, anche al di là dei confini peninsulari, che coinvolse non solo il mondo degli artisti e dei loro committenti ma un pubblico ben più ampio. Ciò che emerge come primo dato è il fascino esercitato dalla cultura figurativa dei secoli precedenti, che cela una volontà di progresso inteso come scelta consapevole di un presente che continuamente si perfeziona proprio sulla scorta degli insegnamenti del passato