Il libro affronta il modello teorico e diagnostico della schizofrenia proposto da Eugen Bleuler e le tematiche psicopatologiche da questo autore messe in luce (ambivalenza, autismo, dissociazione) troppo a lungo considerate raffinate ed elitarie, ma prive di valore euristico e pragmatico perché non traducibili in formule operazionalizzate. Tematiche divenute estranee al retroterra culturale e alla prassi clinica delle più giovani generazioni di psichiatri che hanno fatto del DSM il loro unico strumento di formazione, ma il cui recupero è considerato ineludibile per il progresso della ricerca psichiatrica anche da parte di figure significative della psichiatria biologica internazionale.