I progressi ottenuti dalla medicina contemporanea (farmacologia, trapianti, fecondazione assistita, cura di tumori, cardiopatie e altre patologie gravi), pur pervenendo a interventi tecnicamente riusciti, provocano un'imprevedibile impennata della spinta autodistruttiva individuale.
Dedicando particolare attenzione agli oggetti protesici che accompagnano ogni esistenza individuale, Fuori di sé - contributo alla teoria dell'oggetto esterno ispirato alle osservazioni dell'ultimo Freud sul concetto di AußenWelt (il Mondo esterno) e di Virginia Finzi Ghisi sulla nozione di protesi - analizza gli effetti dei componenti bionici salvavita proponendo un modello di cura, il Paradigma Bionico-Protesico, per trattare gli effetti stranianti delle terapie mediche e chirurgiche.
L'impianto di dispositivi interni - realizzando il sogno del cyborg - genera il paradosso di una mutazione del corpo vissuta come alterazione patologica dell'identità psichica.
Il lavoro sul formarsi di soggettività ibride permette di annettere l'agente esterno nel tessuto di ciascuna singolarità. Il soggetto si estende e si intende come composito e mutante: la sua posizione viene qui rivisitata alla luce di una trentennale esperienza clinica in psicoterapia, analisi e supervisione di operatori nei diversi campi dell'assistenza e della riabilitazione.
La complessità di tali esperienze costituisce la premessa per un'evoluzione del processo di cura definitivamente affrancato da una concezione "internista", appunto l'analisi del cyborg, descritta in vivo nel libro.
Augusto Iossa Fasano, analista, medico e chirurgo, specialista in psichiatria, formatore di operatori, pratica attività clinica con adolescenti, adulti e anziani, ispirandosi alle arti figurative, alla letteratura, al cinema e al teatro. Fondatore di Metandro, Centro di cura e ricerca indipendente sulle “quattro età” della vita, è consulente e supervisore a Milano e Pistoia, dove opera sulla base del Paradigma Bionico Protesico.