«Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto » (Lc 24,5-6). Con queste parole, due uomini dalle vesti sfolgoranti si rivolsero alle donne nei pressi del sepolcro di Gesù di Nazaret, il primo giorno dopo il sabato, di oltre duemila anni fa. Niente di più sconvolgente è stato raccontato da quel momento in poi [...] La questione teologica che il saggio intende affrontare trae motivo da due affermazioni. La prima, della storia, circa la scomparsa di Gesù dallo spazio del mondo: «Non è qui» (Mc 16,6 par.); la seconda, della fede, riguardo l'ingresso di Gesù nella sfera divina: «è asceso al cielo» (At 1,11). Dunque, 'assenza' dalla terra e 'presenza' in Dio di una persona, del Figlio «nato da donna, nato sotto la Legge» (Gal 4,4), nel quale «abita corporalmente tutta la pienezza della divinità» (Col 2,9). Alla luce di questi essenziali asserti biblici ... sorge la domanda dell'Autore, centrale e dirompente: che fine ha fatto quel corpo nato al mondo dallo Spirito santo e da Maria Vergine? Quale è il senso della sua scomparsa e nuova presenza?
(dalla Prefazione di Maurizio Gronchi)
Mario Bracci (Torino, 1973) ha conseguito il titolo di Baccalaureato (1998), Licenza (2000) e Dottorato in teologia dogmatica (2009) presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma. Dal 2000 è docente presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "B. Niccolò Stenone" di Pisa dove ha insegnato Ecclesiologia e Teologia Fondamentale; attualmente è stabile di Cristologia. Dal 2004 è docente presso la Scuola di Formazione Teologica della diocesi di Massa Carrara- Pontremoli. Dal 1999 è insegnante di Religione Cattolica presso le Scuole Secondarie statali nella stessa diocesi. È membro dell'Associazione Teologica Italiana.