Questo libro si occupa del liberalismo della Scuola Austriaca (Carl Menger, Eugen von Böhm-Bawerk, Friedrich von Wieser, Ludwig von Mises e Friedrich A. von Hayek) chiedendosi se si possa configurare anche come una soluzione del problema teologico-politico. Per questo, muove criticamente da una ricostruzione della versione hayekiana delle origini e del carattere del vero individualismo, per esaminare la tesi secondo la quale la religione sia soltanto uno di quei fenomeni sociali che sono sorti come conseguenza inintenzionale di azioni umane intenzionali.
Pur non pensando a un mondo privo della religione perché convinti che la loro filosofia sociale potesse comprenderla come una tra le tanti varianti senza che la validità ne fosse limitata, gli Austriaci si trovano comunque a dover rispondere alla domanda se una ragione limitata e fallibile e il sistema di mercato possano sostituire il bisogno di religione. Ciò che induce anche a chiedersi come la loro filosofia politica si ponga nei confronti di un mondo, come quello occidentale odierno, che sembra assistere ad una progressiva scomparsa della religione.
Raimondo Cubeddu insegna Filosofia politica al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Oltre che di molti degli esponenti della tradizione liberale, di Leo Strauss e di filosofia delle scienze sociali, da tempo si occupa della Scuola Austriaca.
Tra i suoi lavori più recenti: La Chiesa e i Liberalismi, ETS Edizioni 2012, Il tempo della politica e dei diritti, IBL Libri 2013, L’ombra della tirannide. Il male endemico della politica in Hayek e Strauss, Rubbettino 2014, La natura della politica, Cantagalli 2016, e la cura di Bruno Leoni, La libertà e il diritto, IBL Libri 2017, di Carl Menger, Scambio, valore e capitale. Scritti su Adam Smith, IBL Libri 2018 e, con M. Menon, di Leo Strauss, Scritti su filosofia e religione, Edizioni ETS, 2017.